martedì 7 settembre 2010

La Pantera Rosa colpisce ancora



Negli anni '60, il grande regista Blake Edwards da inizio al ciclo de "La pantera Rosa", con un cast d'eccezione: David Niven, Capucine, la giovanissima e bellissima Claudia Cardinale, Herny Mancini alle musiche e...Peter Ustinov nei panni dell'imbranato Ispettore Clouseau. Quest'ultimo rifutando la parte, fece sbocciare suo malgrado uno degli attori e caratteristi più grandi del secolo scorso: Peter Sellers.
Sellers, pressoché sconosciuto al grande pubblico, comincia la sua vera carriera proprio nel '63 con "La pantera Rosa", film che lo vede nel ruolo di co-protagonista. Tra un moderno Chaplin e un nostrano Totò, la forza di Sellers, il suo carisma, le sue doti comiche e la sua naturalezza, convincono e affascinano così tanto, da far sì che tutto il ciclo dei film di Edwards, venga concepito e basato proprio sul suo ruolo.
Altra piccola chicca: i disegni animati usati nei titoli di coda del primo film, saranno poi riproposti per la famosa serie di cartoni "La pantera Rosa".
In questo spezzone c'è tutto ciò che si può chiedere al cinema d'autore: regia, montaggio, fotografia, sonoro, tempistica e genialità

lunedì 6 settembre 2010

Animal House - The Horse



E' doverosa una piccola introduzione, dato si tratta del mio primo post.
Associandomi e riflettendomi in pieno nelle parole di Massi del post introduttivo, lancio una piccola "polemica" (tra l'altro percorrendo una strada già avviata dallo stesso Massi col il filmato di "Risky Business"...): perchè penare, riflettere, cercare, agognare, concentrarsi, sfinirsi nella ricerca mitica e a volte infausta di "5 minuti" di poesia in film deprecabili (sfido chiunque a trovare un solo secondo di poesia in "Troll 2"), quando la mente geniale di alcuni ha prodotto opere d'arte di un valore così grande, da far impallidire i pittori e gli scultori del '600?

venerdì 3 settembre 2010

Love on a real train (Risky Business)



Gli anni ’80. E Risky Business ne è la migliore rappresentazione
Non fatevi ingannare, il film può sembrare una commedia adolescenziale imbevuta dello spirito edonistico di quel periodo: soldi, successo, bellezza. Ma fuori dagli stereotipi del cinema adolescenziale, Risky Business è un racconto d’iniziazione, dove senza sentimentalismi, e con un po’ di malizia, s'ironizza sulla società perbenista americana.
Quello che però preferisco di questo film è la capacità di ricreare un atmosfera onirica, grazie soprattuto alle musiche del gruppo tedesco dei Tangerine Dream. Elettronica anni 80, sognante, a tratti cupa, la musica accompagna una sequenza sospesa tra la sporca realtà metropolitana di Chicago e la suggestiva fantasia di far l'amore su un treno (Tom Cruise con Rebecca De Mornay).


Ps. Purtroppo Youtube mi blocca la possibilità di far visualizzare il video sul blog per motivi di copyright (anche se poi indica disattivato su richiesta dell'utente... buffoni). Il video è comunque visualizzabile sul sito di youtube: la qualità è superiore a qualsiasi altra cosa che si trova in giro e vale la pena!